L’exchange 100% italiano CryptoSmart ha da qualche tempo lanciato un progetto veramente avvenieristico legato al mining di Bitcoin, che sfrutta la versatilità degli smart contract per distribuire utili dell’attività di creazione di nuovi satoshi attraverso un sistema totalmente automatizzato, gestibile in comodità dalla plancia di comando dell’exchange stesso.

In sostanza, chiunque può da oggi diventare miner Bitcoin!

Di cosa si tratta e come funziona

Per accedere al servizio basta semplicemente comprare una certa quantità di token BHP, e metterlo in staking attraverso le semplicissime istruzioni in piattaforma. Ogni sabato ci si vedrà remunerati, direttamente in BTC, sulla base della potenza di calcolo generata dal novero dei token acquistati. Punto, fine, stop. Nessuna complicazione tecnica, nessuna manutenzione da effettuare sulle macchine, niente di niente. Solo satoshi sonanti che vengono guadagnati…

L’attività di mining è puntualmente descritta nella pagina ufficiale del progetto, che spiega con dovizia di particolari l’ubicazione dei macchinari nelle varie zone del pianeta, le energie impiegate per estrarre i BTC (tutte fonti rinnovabili, geotermiche, eoliche, idroelettriche) e la società che gestisce l’attività.

Ogni lunedì il team CryptoSmart anima un open webinar dove il progetto viene spiegato anche dal vivo, con esempi pratici rivolti al vasto pubblico, che può ovviamente porre qualsiasi domanda in materia.

Ci si può iscrivere al webinar consultando questa pagina, che riporta tutte le date aggiornate.

Da tempo seguo parecchi investitori e amici che hanno sottoscritto l’acquisto di una certa dotazione di BHP, e sono tutti molto soddisfatti per una ragione banale. Questo è l’unico sistema per creare nuovi satoshi e accumularli, e se consideriamo quanto Bitcoin sia ormai considerato l’oro digitale per eccellenza, la conclusione è ovvia il mining è l’attività in assoluto più redditizia che si può immaginare, in quanto Bitcoin, al contrario delle valute nazionali, nel medio periodo cresce di valore e si emancipa dagli effetti dell’inflazione globale.

Il mining “classico”, però, è complesso e costoso, in quanto necessita di hardware estremamente potente, che può essere acquistato e messo in funzione solo attraverso poderosi investimenti di carattere industriale, che tengano anche conto del presso dell’energia e delle sue prestazioni. Col progetto BHP questa aporia viene superata, in quanto ciascuno può acquistare potenza di calcolo “parcellizzata”, a seconda delle proprie possibilità economiche, anche nell’ottica di un piano d’accumulo.

Contatti

Per qualsiasi informazione potete seguire i link che ho indicato, oppure contattarmi direttamente per una consulenza diretta:

Filippo Albertin - filippo@completservice.eu


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